lunedì 21 aprile 2014



A PROPOSITO DI INVASIONI DIGITALI 

Propongo un articolo della Redazione di #invasionidigitali , dal quale emerge come siamo in "ritardo clamoroso" con la cultura digitale e l'innovazione nel nostro Paese, rispetto al resto di Europa e U.S.A. 

Invasione digitale nella Valtournenche
LA NOSTRA INVASIONE NELLA VALTOURNENCHE
#invasionidigitali #guidealpinedelcervino #breuilcervinia #valtournenche #aostavalley

Se oggi si vuole liberare la cultura di un territorio, si cerca un’invasione digitale…e la si trova!  La forza di Invasioni Digitali sta infatti nell’ idea di rispondere ad un fermento e farne promessa.

Grazie alla rete, il luogo si manifesta. Grazie ad un’invasione digitale si ha la possibilità di testarlo e l’opportunità di raccontarlo in prima persona.
Le testimonianze non mancano ma l’Italia fa ancora fatica a rodare un sistema di accredito dei testimoni.
Invasioni digitali può essere la soluzione per il turismo italiano non per i numeri già raccolti sul campo ma per una chiara e fiduciosa manifestazione d’affetto nei confronti dell’Italia. E’ciò che fidelizza un turista ed è ciò che ritroviamo nelle parole di Marianna Marcucci, co-founder di Invasioni Digitali.

Prato
Prato

Un manifesto sul web, una manifest-azione sul territorio.La forza delle Invasioni Digitali è stata, ed è, proprio questa: è un movimento pensato per rispondere ad una necessità dei cittadini, quella di riappropriarsi del territorio ma non nel concetto di proprietà privata come troppo spesso viene interpretato dalla classe dirigente politica che erige statue e fa crollare «ponti», bensì nel senso di volerlo promuovere personalizzandolo, lasciando un segno del proprio passaggio, della propria presenza. Questo territorio io lo abito e ve lo racconto come nessun altro può fare: attraverso i miei occhi.

Dal manifesto online al racconto offline. E vice-versa.

Venezia
Venezia

Come nasce un’invasione sul campo? Quali le scelte, quali le strategie?
evento utilizzando i social network, raccontare la visita attraverso immagini, video, racconti. Non è stato semplicemente fare foto ma un vero momento di formazione, crescita e apprendimento. Onore, di accompagnare il gruppo nella visita, illustrando la storia del luogo, facendone scoprire i lati meno conosciuti, raccontando la propria esperienza diretta.

#invasionidigitali


#invasionidigitali















E’ stato un grande momento di coesione se, ancora oggi, persone che si sono conosciute durante le invasioni continuano a frequentarsi e stanno programmando altre avventure culturali insieme.   Abbiamo avuto anche momenti di grande umanità: all’ invasione al Parco degli Acquedotti di  Roma un bambino ha voluto affiancare il racconto dell’invasore spiegandone il contenuto attraverso il linguaggio dei segni.
Tutto questo è avvenuto in modo volontario, ogni gruppo si è formato   per il piacere e la voglia di farlo. Noi abbiamo coordinato i vari eventi che si sono svolti in tutta Italia, raccogliendo il materiale e rendendolo disponibile anche sui nostri account sociali.
In particolare se volete avere un’idea delle Invasioni compiute potete consultare il nostro profilo Pinterest dove abbiamo creato una board per  ogni invasione



Bosa
Bosa


Invasioni compiute: fertilità di un territorio o potere della rete?Il progetto è nato da un’idea semplice quanto meravigliosa: promuovere il patrimonio culturale italiano attraverso il web e, in particolare, i social network secondo il concetto che il tempo libero possa essere impiegato anche svolgendo attività culturali, il cosiddetto Edutainment (Bob Heyman), divertimento educativo.
Spesso, purtroppo, le attività culturali sono state relegate nel cassetto della noia da una gran parte di persone che preferiva altri tipi di intrattenimento avvertiti come più vicini ed accessibili e, forse, c’era anche una forma di snobismo da parte di chi operava invece in settori culturali e che sentiva di avere, perdonatemi l’espressione, lo scettro della conoscenza e temeva di perdere « potere » facilitando l’accesso a questa conoscenza. Per contro, l’accelerazione della rivoluzione digitale, cui siamo di fronte da tempo, ha contribuito a rinnovare le istituzioni culturali e a promuovere il concetto di un patrimonio culturale aperto e ospitale.
Possiamo dire di essere arrivati in un momento di fermento, nel momento in cui c’era voglia di cultura e di strumenti innovativi per renderla più accessibile: non abbiamo fatto altro che unire le due cose e sono nate le Invasioni Digitali. Sicuramente la rete ha grandi poteri di comunicazione ma è ciò che comunichi che rende questo potere attrattivo e il territorio fertile per recepirlo.


sono un invasore digitale
I'M AN INVADER

Rivoluzione digitale e rivoluzione creativa: nessi e richiami.Un cambiamento radicale è in atto, specialmente grazie alle nuove forme di socializzazione e interazione date dalle piattaforme digitali e sociali. Attraverso di esse la conoscenza e la partecipazione sono incoraggiate a tutti i livelli e l’appeal dell’offerta culturale aumenta, rendendo accessibile il patrimonio culturale ad un numero sempre maggiore di persone. Diggle nel 1970 per la prima volta ha parlato di «Arts Marketing » affermando che un’opera debba essere messa in contatto con un numero di persone che permettano di avere un risultato economico adeguato, pur perseguendo un obiettivo culturale. Il web, e in particolare i social network, affiancati ad un’azione di marketing ragionato, ci possono permettere di ottenere questo risultato.Il ministro Carrozza ( ex aggiungo io ) ha affermato che “A scuola non serve insegnare il digitale”. Ha detto no all’ introduzione di ore dedicate a questo insegnamento perché “Non è una disciplina ma uno strumento di cui la didattica si deve avvalere”. Per contro, il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama nelle scorse settimane ha invitato gli studenti americani ad imparare la scienza del computer e internet dicendo agli studenti “Il computer diventerà buona parte del tuo futuro. Studiare la scienza del computer ed avere quelle competenze è importante per il tuo futuro, è importante per il futuro della nazione.”Il pericolo più grande sarebbe quello di non abbracciare questa innovazione, rimanere a guardare il fantomatico treno che passa davanti all’ Italia, fare ciao con la manina e tornare a filare la lana davanti al camino.

Catania
Catania

Invasioni digitali: giochiamo con i numeri!La prima edizione delle Invasioni ha avuto luogo dal 20 al 28 aprile 2013, una settimana all’interno della quale gli invasori hanno avuto libertà di scegliere un luogo – un museo, un centro storico, un’area archeologica, una mostra, e così via – ed invaderlo ad una data e ora stabilita da loro.Sono state 225 le invasioni compiute per 9434 partecipanti. Sono stati postati 22.900 tweet dei luoghi invasi, 5595 pin su Pinterest, 7345 foto su Instagram e moltissimi altri contenuti su Facebook e Google Plus come album di immagini, video e commenti. Su Foursquare sono stati fatti 982 check-in e 10798 opere sono state messe online in totale.Ci piace pensare che non siano solo numeri, ma che siano la rappresentazione dell’amore degli Italiani per il proprio Paese.

Vasto
Vasto

Un futuro per l’Italia culturale: più invasioni o più invasori?Speriamo tanto di entrambe le cose! Stiamo lavorando alla seconda edizione delle Invasioni Digitali, in programma dal 24 aprile al 4 maggio 2014, e non vediamo l’ora di tornare ad invadere insieme a tutti voi!Quest’anno, poi, siamo ancora più emozionati perché le invasioni varcheranno i confini dell’Italia per approdare in Europa e non solo. Il primo aprile siamo andati a Baltimore dove ci hanno “ospitato” alla Museum and the Web conference per raccontare il nostro progetto e metterlo subito in pratica invadendo cinque musei della città. E’ stato fantastico trovare così tanto interesse e voglia di partecipare.Una delle novità 2014 è la presenza di Ambassador regionali per l’Italia e uno per ogni nazione straniera che al momento ha aderito. Volontariamente e con tanta passione, stanno supportando il progetto e ci stanno aiutando a diffonderlo. A loro un ringraziamento enorme per il lavoro che stanno facendo.Per chi volesse partecipare, e speriamo che siate in tanti, il form da compilare sul nostro sito lo trovate qui mentre le istruzioni per organizzare un’invasione le trovate qui

Liberiamo la Cultura insieme!
invasionidigitali.it



#invasionidigitali  #digitalinvasions #guidealpinedelcervino #breuilcervinia  #valtournenche  #aostavalley 

Nella Valtournenche il 27 aprile 2014 dalle ore 10:00 INVASIONE 



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